Quello di Edmondo Bernacca è un nome forse non familiare a tutti gli italiani: la sua faccia e la sua voce però sono impresse nella memoria collettiva dello Stivale, perché è questo studioso che ha reso "pop" la scienza della meteorologia, portandola a milioni di telespettatori sera dopo sera.
Questo blog intende, nel nome di Bernacca, continuare il suo stesso lavoro di divulgazione. Lo scopo dei post che verranno pubblicati in questo spazio è di educare una nuova generazione di appassionati: nell'antichità erano gli aruspici, oggi sono degli scienziati che hanno a disposizione tecnologie sofisticate che arrivano a salvare molte vite.
14 Nov 2021
Dopo il Coronavirus avrete notato che le previsioni meteo hanno smesso di essere accurate. Dipende dal fatto che ci sono meno aerei a volare (e quindi a effettuare misurazioni). Una soluzione, come si vede, la propone l'Università di Udine: si sfrutterà il plancton per sapere se pioverà.
30 Jan 2020
Oltre a dei corsi universitari in facoltà come fisica o matematica, chi vuole capire di più di meteorologia potrà farlo seguendo corsi online, non necessariamente in inglese, su piattaforme popolari come Udemy.
Non è però l'unica risorsa su internet: Youtuber famosi come Oneira sono sempre a portata di mano per introdurre i concetti principali!
12 Jan 2020
Prima che diventasse una disciplina a sé stante nella sua forma moderna, la meteorologia era fondamentalmente basata sull’osservazione a occhio nudo di una serie di fenomeni atmosferici o di eventi legati a essi da vicino. E, sebbene i padri nobili di questa scienza non siano affatto pochi, una parte non indifferente delle pratiche che costituivano l’antica arte della previsione del tempo apparteneva al bagaglio della popolazione comune, spesso con forti radici nel folklore contadino.
Il lato affascinante della faccenda è che alcuni questi metodi possono tuttora vantare una certa accuratezza e, soprattutto, offrono una porta d’accesso fuori dal comune all’affascinante mondo della meteorologia… passando per la proto-meteorologia!
Senza contare che oggi provare a prevedere il clima senza dover fare affidamento a gadget, meteorine o app può risultare non solo divertente, ma addirittura utile, per esempio se ti trovi in una situazione senza accesso a internet.
I tuoi capelli possono offrire dei segnali molti utili per riconoscere la presenza di umidità. Infatti, quando quest’ultima è alta, e quindi è probabile che ci sia pioggia a breve, spesso i capelli si arricciano e diventano crespi. Comportamento, tra l’altro, che condividono con le foglie di rovere o gli alberi d’acero.
Un gesto semplice e quotidiano come versare una tazza di caffè può rivelarsi un buon indicatore meteorologico. Il segreto sta nel fare attenzione al movimento delle bollicine che vanno a formarsi in superficie. Se si muoveranno rapidamente verso il bordo della tazza, potrai contare sul bel tempo, almeno per le 12 ore seguenti. Al contrario, quando le bollicine restano dove sono, quello è un segnale di pressione bassa e quindi c’è da aspettarsi brutto tempo. In quel caso sarà meglio restare a casa e rilassarsi con qualche partita di poker online, che potete leggere di più a casinoitaliani.it, oppure leggendo un buon libro.
La prossima volta che noti uno stormo, ricorda che gli uccelli hanno la tendenza a volare basso prima di una tempesta. Questo accade perché la minore pressione dell’aria fa male alle loro orecchie. È la stessa ragione che porta un gruppo di uccelli a posarsi sui fili elettrici.
A quanto pare le api sono degli animali piuttosto sensibili ai cambiamenti climatici. Se si prospetta una giornata piovosa, questi insetti preferiscono restare all’interno del loro alveare o quantomeno nei paraggi di esso, lontano per esempio da giardini o aiuole. E, ricorda di fare particolarmente attenzione se le incontri in questa occasione: in caso di pioggia le api, oltre a volare più ad “altezza uomo”, diventano particolarmente nervose e questi due fattori accrescono di molto il rischio di puntura!
1 Nov 2019
Prima di immergerci nello studio della meteorologia, vale la pena approfondire sulla "ciclicità" dei fenomeni che colpiscono l'Italia, un paese che, a parte alcuni fenomeni estremi, tende a subire l'influenza di alcune formazioni meteo sempre costanti.
Due di queste sono i cosiddetti anticicloni: questo video può aiutare a capire cosa sono.